Petizione: salviamo la tomba di giganti di Quartucciu

Il Gruppo Cavità Cagliaritane ha depositato un esposto sullo stato di degrado di un importante monumento delle antichità sarde: la tomba di giganti di Is Concias a Quartucciu, in Provincia di Cagliari, nel Sud Sardegna.

Anche i giornali si occupano di questo “caso“, l’ennesimo scempio ai danni della nostra storia. Marcello Polastri, presidente del GCC, è il primo firmatario del documento qui pubblicato.

Il Gruppo speleo-archeologico GCC ha inviato una lettera al Ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi, denunciando lo stato di avanzato degrado del monumento risalente alla lotta preistoria.

L’ESPOSTO segue una precedente comunicazione inviata al Comune di Qaurtucciu e Enti competenti, ora trasmessa anche alla Soprintendenza archeologica di Cagliari, al Comune di Quartucciu e al competente assessorato comunale alla Cultura. Obiettivo: Salvare la tomba di giganti “Is Concias” a Quartucciu presa di mira dai vandali che stanno smontando le grandi pietre che compongono la fragile struttura del bene identitario che, privo di vigilanza e immerso nella vegetazione a pochi chilometri dal capoluogo sardo, soffre nell’indifferenza generale. 

C’è chi accende fuochi dentro la tomba, chi usa i massi che la compongono per accendere i barbecue, chi porta via le grandi pietre forse reputandole ornamentali!

Uno stato di profondo degrado che riguarda anche la vasta zona archeologica di Pixina Nuxedda a due passi da Is Concias a Quartucciu.

La cascata scrosciante

Nella lettera il Presidente del GCC segnala che, anche su Facebook, stando arrivando numerose segnalazioni dalle quali si evince che la situazione non è cambiata: lo attestano anche fotografiche pervenute al Gruppo speleo-archeologico, a questo sito internet dove, per porre fine allo stato di degrado e auspicare la tutela del monumento antico, è stata promossa una petizione!

Già in precedenza il GCC con altre associazioni segnalò i gravi problemi di degrado del monumento e dei siti archeologici adiacenti.

Conclude Marcello Polastri: “si auspica, infatti, un intervento di consolidamento e restauro nonché di vigilanza per preservare questo BENE IDENTITARIO, consentendo la sua completa valorizzazione. Attendiamo dal Ministro Bondi una esaustiva risposta, oramai stanchi di aver sollecitato la competente Soprintendenza”.

LA LETTERA 

Visibile su FACEBOOK, dove potrai dire la tua e firmarla

 

Al Ministero per i Beni e le attività culturali

V del Collegio Romano, 27 Roma

 

Al Ministro Sandro Bondi

e p.c. Alla Soprintendenza archeologica di Cagliari

Al Comune di Quartucciu (Ca).

All’Assessore alla Cultura Damiano Paolucci

Oggetto: Salviamo la tomba di giganti “Is Concias” a Quartucciu presa dimira dai vandali.

Mi spiace segnalare alle SSLL, lo stato di profondo degrado in cui versa la zona archeologica di Pixina Nuxedda – Is Concias a Quartucciu (Ca).

I massi della Tomba di giganti usati per i barbecue (…) bistecche e maialetti arrostiti nei bracieri creati con i grandi massi” sono il titolo e il sottotitolo di un articolo-denuncia apparso sul quotidiano L’Unione Sarda il 15 novembre 2010.

Da allora mi spiace segnalare che la situazione non è cambiata: lo attestano numerose segnalazion, anche fotografiche, pervenute al Gruppo speleo-archeologico, al portale internet Sardegna Sotterranea e sul social network Facebook.

Già in precedenza abbiamo segnalato i gravi problemi di degrado del monumento e dei siti archeologici adiacenti.

Si auspica, infatti, un intervento di consolidamento e restauro nonché di vigilanza per preservare questo BENE IDENTITARIO, consentendo la sua completa valorizzazione.

Da verifiche fatte di recente è stato possibile accertare la fragilità del sito archeologico, le presenza di persone che camminano sulle fragili strutture della tomba e che usano i grandi massi non solo per farne dei “barbecue”.

E’ vivo il timore che ignoti potrebbero portar via le grandi pietre e smontare, pezzo dopo pezzo, il monumento.

La nostra associazione offrirà il massimo supporto alle SSLL per gli interventi di tutela auspicati.

Nell’attesa di un riscontro, porgo anche a nome del GCC, cordiali saluti.

Marcello Polastri

Presidente del Gruppo cavità Cagliaritane

Marzo 2011.

La Tomba dei giganti o “Dom’é S’Orku”.

Allegati: segnalazioni e-mail, allegati fotografici e documenti. 

*———- Messaggio inoltrato ———-*

Da: gabrielesotgiu@tiscali.it

Date: 06 dicembre 2010 09:46

Oggetto: tomba devastanda

A: Marcello Polastri -Presidente del GCC

Caro Marcello ti invio ancora una copia della mail in oggetto solo come memorandum….. spero che tu abbia il tempo di agire al fine di  attirare ancora una volta l’attenzione sul problema, Cordialità, Gabriele. 

11 novembre 2010 09:25,

*gabrielesotgiu@tiscali.it

a Marcello Polastri, Presidente del GCC

ha scritto: 

Segnalo urgentemente il continuo tentativo dei vandali ( tra l’altro già segnalato inutilmente alla Sovraintendenza), di smontare  letteralmente un monumento megalitico nuragico unico e ben piu’ antico della Casa dei Gladiatori di Pompei, la Tomba dei Giganti de Is Concias, situato come quasi tutti i monumenti nuragici, in aperta campagna nel Comune di Quartucciu in provincia di Cagliari. Inutile precisare che qui in Sardegna abbiamo centinaia di casi analoghi (solo i nuraghi ammontano a piu’ di ottomila). Osserviamo impotenti  la disgregazione della ns cultura plurimillenaria, da parte di uno  Stato assente e indifferente.

Grazie per il supporto che la vs redazione potrà dare, aggiungendo preziosi decibel all’urlo che in tutti i modi cerca di farsi sentire da chi dovrebbe essere responsabile della cura del ns patrimonio culturale.

Gabriele Sotgiu

Da: L’Unione Sarda del 15 novembre 2010

Quartucciu. Bistecche e maialetti arrostiti nei bracieri creati con i grandi massi. Le pietre dei nuragici per i barbecue.

Is Concias, troppi vandali davanti alla Tomba dei Giganti.

Vandali scatenati a Pixina Nuxedda, nella zona archeologica di Is Congias. I massi della Tomba dei Giganti usati per i barbecue.

Tremila anni fa in quei pozzetti costruiti davanti alla grande tomba, i nuragici consumavano i riti sacri per accompagnare i loro morti. 

Oggi, tra quelle pietre, il fuoco continua ad ardere, come mostrano cenere e legna bruciata sempre presenti. Ma solo per per arrostire salsicce e  maialetti.

Uno scempio continuo, davanti alla Tomba dei Giganti, il monumento funerario di epoca nuragica incastonato in uno scenario da favola nella località Is Concas a San Pietro Paradiso, che sta scatenando non poche  polemiche.

Soprattutto perché i cultori del barbecue all’aperto usano, spostandoli continuamente dalle loro sedi originarie, i grandi massi del sito.

Marcello Polastri, presidente del gruppo speleo archeologico Cavità cagliaritane, ribadisce che la tomba, in aperta campagna, «merita  un occhio di riguardo da parte delle istituzioni e degli enti predisposti alla tutela». Sono purtroppo diversi i siti campestri in territorio di  Quartucciu abbandonati a se stessi, in balia del degrado.

Tra questi anche il nuraghe Nanni Arrù dalle parti di Sant’Isidoro. «La nostra intenzione», assicura l’assessore comunale alla Cultura, Damiano Paolucci, «è di rimettere in sesto sia la Tomba dei Giganti sia il nuraghe per inserirli in un circuito turistico assieme al museo e al parco archeologico di Pill’e Mata. Per questo stiamo cercando di reperire i fondi».

LE DENUNCE. A denunciare il degrado sono stati l’associazione Sardegna sotterranea, il Gruppo cavità cagliaritane e l’Associazione Turisti  per Cagliari, nelle cui sedi arrivano, sempre più numerose, le  segnalazioni. Per questo hanno più volte segnalato il problema alla Soprintendenza,  ma  lo spettacolo desolante non è cambiato.

Basta raggiungere l’area archeologica di Quartucciu, per rendersi conto della grave condizione in cui versa il monumento.

Alcuni massi sono stati rimossi dall’esedra (la parte superiore) e  ogni giorno tra le pietre che circondano quelli che erano i pozzetti  votivi, si possono vedere le tracce di fuochi per improvvisati barbecue. Così  va  avanti da tempo, con picchi di incivili nel periodo di Pasquetta e in estate. Lo sanno bene anche gli archeologi che più volte hanno ribadito la
necessità di interventi.

GLI ESPERTI. «Già alla precedente amministrazione comunale», sostiene l’archeologa Patrizia Zuncheddu, «avevamo segnalato i gravi  problemi di degrado della Tomba dei Giganti che rappresenta un monumento funerario di grandissima importanza. Urgono interventi di consolidamento e  restauro nonché di vigilanza per preservarlo e consentire una completa valorizzazione. Purtroppo da verifiche fatte di recente è stato  possibile accertare la presenza di persone che camminano sulle fragili strutture della tomba».

Pubblicato il 10 Marzo 2011. 

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