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SCOPERTA ECCEZIONALE NEL SOTTOSUOLO DI SANLURI

Il sotterraneo esploratoUn tunnel sotterraneo lungo diverse centinaia di metri è stato scoperto nel sottosuolo di Sanluri, al centro della Sardegna. Si tratterebbe del passaggio segreto che, secondo gli esperti, conferma l’esistenza della leggendaria via di fuga usata dalla bella Eleonora d’Arborea.

 

ABBANDONATO SOTTO LA CITTA DELLA BELLA DI SANLURI

E’ STATO ILLUMINATO NUOVAMENTE DAGLI ESPLORATORI

 

 

Il sotterraneo esploratoAnaloghe leggende raccontano infatti di un collegamento usato anche per volere di Mussolini, quando il Castello dei Villasanta, che nel Medioevo vide il grande Re Martino, divenne un quartier generale militare durante la seconda guerra mondiale.

Il sotterraneo, con le sue stanze, è interamente scavato nella roccia, si addentra sotto case e strade ed è ricco di fascino: dalle viscere dello storico Castello ha condotto gli esploratori a valle, incontrando però un grande crollo in direzione dell’area industriale, alle pendici del paese.

Ad addentrarsi nel sotterraneo, non privo di insidie (alto poco meno di tre metri e ugualmente largo) è stato il giornalista Marcello Polastri, che da anni indaga il sottosuolo dei centri abitati. Polastri ha seguito le indicazioni di una studiosa di tradizioni popolari sarde, Maria Rosaria Spina, che sostiene asserisce: “sotto Sanluri ci sono tante vie d’acqua canalizzate anche dai nuragici e riusate nel Medioevo”. 

Con lui c’era una affiatata equipe di esploratori dotati di strumentazioni per orientamento, luci e telecamere. Grande l’emozione provata anche da Nicola Di Mille e Mauro Pes che, assieme a Polastri, grazie ai permessi rilasciati dal Comune di Sanluri, si sono imbattuti in un ambiente ostile e labirintico.

 

Nelle viscere della terra hanno infatti trovato due crocevia con diramazioni sotterranee, alcune murate, altre intercettate forse nel corso di lavori edili o stradali avvenuti dieci metri più su, nella soprastante cittadina.

La squadra esplorativa Durante la scoperta, con entusiasmo il Sindaco di Sanluri Alessandro Collu e il Presidente del Consiglio provinciale del Medio Campidano, che hanno atteso per ore gli speleologi all’ingresso dei sotterranei, hanno affermato che “questa scoperta potrebbe rappresentare il preludio per una nuova forma di valorizzazione del territorio e del Castello”.

In quanto gli esploratori hanno impiegato lunghe ore per esplorare il complesso di gallerie, Valentina Lisci (presidente dell’Associazione Isola delle Janas) che attendeva all’ingresso il rientro della troupe, era pronta a chiedere aiuto e chiamare i rinforzi quando, all’improvviso, da un tombino stradale assai ditante dall’accesso del sotterraneo, sono sbucati in superficie loro, gli esploratori.

La scoperta è avvenuta per caso, durante le riprese televisive della trasmissione tv Scoprire, di imminente messa in onda, che Marcello Polastri conduce per una emittente regionale sarda.

Dopo aver realizzato una ricognizione nel castello con la supervisione di Manuel Villasanta, e dopo aver esplorato un pozzo ed altri ipogei sotto il Castello di Re Martino d’Aragona, gli speleologi hanno imboccato una strettoia sotterranea.

 

Un tragitto nel buio che li ha condotti, inaspettatamente, anche camminando carponi, in una dimensione sotterranea ai limiti dell’incredibile: stanze e cunicoli, all’interno dei quali, chissà da quanto, riposano grandi pezzi di marmo e oggetti forse risalenti alla seconda guerra mondiale. Alcuni passaggi sono allagati, altri devastati da crolli che preoccupano. I tunnel verranno esplorati forse del tutto in una imminente spedizione sotterranea.

Il Castello di SanluriLe immagini sono state pubblicate nel portale: Sardegna Sotterranea.org e stanno facendo il giro dei giornali on line e delle riviste scientifiche, e martedì prossimo alle 21,30 su Sardegna 1 tv, verrà dedicato un approfondimento durante la trasmissione tv SCOPRIRE.

La scoperta che farà discutere e che potrebbe far luce ad esempio sull’estrazione delle pietre usate per edificare il castello di Sanluri “in soli venti giorni” affermano i manoscritti, oppure per dotare lo stesso di vie di fuga.

Nelle immagini: il tunnel e alcuni momenti della scoperta.

Si consente l’uso delle immagini citando il portale http://www.sardegnasotterranea.org.

 

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