Si terrà nell’incantevole cornice dell’istituto Minerario Asproni di Villa di Chiesa il Concerto per Zaira, la bambina col cerchio.
L’iniziativa culturale ideata dal Coro Femminile Caterina cittadini di Cortoghiana e dalla Cappella Musicale Pietro Allori diretta da Mariano Garau con la partecipazione di Gianluca Medas , è patrocinata dal Comune di Iglesias e incentrata proprio sul tema dell’opera d’arte funeraria realizzata da Giuseppe Sartorio . Il celebre scultore che nel camposanto della cittadina mineraria realizzò la statua di Zaira.
Zaira Paola Grazia Deplano Pinna morì tristemente nel 1901. Aveva 6 anni e si spense nel lettino di casa sua in via Mazzini nel centro storico di Iglesias alle 16,30 del 14 luglio.
Si racconta che andò incontro ad una malattia che, allora come oggi, non lascia scampo: meningite fulminante.

La scultura funeraria di Zaira Deplano
Suo padre, il notaio Ernesto Deplano e sua madre Fanny Pinna, commissionarono in ricordo del loro angioletto la splendida SCULTURA di marmo che ritrae la giovanissima a misura originale, seduta su una colonna con quel cerchio che la accompagnò in vita, quando spensierata, giocava e danzava.
Le leggende locali descrivono con queste fattezze il fantasma della bambina che giocherebbe a mezzanotte, nelle notti estive, negli anditi del cimitero e sui tetti di via Mazzini.
Per i suoi curiosissimi dettagli, il simulacro di ZAIRA ha rappresentato a lungo nel cimitero di Iglesias un valore aggiunto.
A tutti gli effetti è un sepolcro ricco di suggestioni e simbolismi: il pavimento con i rombi bianchi e neri indica il bene e il male, la colonna riversa al suolo raffigura la vita interrotta.

La locandina dell’evento musicale del 25 giugno 2016 per Zaira.
E poi c’è lei, la bella bimba con quel grazioso vestitino. Siede sulla colonna oscura. La sua mano sinistra sorregge il capo chino. È come se stesse meditando dopo aver giocato spensierata “una vita”; la sua brevissima vita, con quell’espressione misteriosa.
Il Sartorio ha riprodotto anche il cerchio a grandezza naturale, in bronzo lucido.
POI LO SFREGIO quando l’opera d’arte, nel cuore della notte, fu danneggiata dai vandali. Era il 2009 e da allora la statua è stata chiusa a chiave altrove per poter essere sottoposta a un delicato e costoso intervento di restauro.
Gli iglesienti la ricordano però sempre con il nomignolo de “La bambina col cerchio“.

La statua danneggiata nel 2009
Sul giornale LA DONNA SARDA leggiamo:
“Ciò che inizialmente era stato liquidato come “una ragazzata” o un atto goliardico, ad un’analisi più attenta ha rilevato la probabile responsabilità di gruppi dediti a riti satanici.
Grazie al tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine e della Soprintendenza per i Beni artistici, architettonici ed etnoantropologici di Cagliari e Oristano è stato possibile il recupero delle sezioni danneggiate”.
Nel 2015 l’iniziativa culturale “Un cantiere per Zaira” promossa dall’iglesiente Innocenzo Satta, mirava al restauro dell’opera entro l’estate. Però, così non è stato.
Stavolta per la Tomba di Zaira, il tempo di una rinascita, della sua nuova esposizione al pubblico, è forse vicino

La bambina con il cerchio in una immagine d’archivio
Nel frattempo, Sabato 25 Giugno, a Iglesias, il concerto per Zaira all’istituto minerario.
Si terrà nella stessa cittadina anche il primo evento del XVIII Festival di musica da Camera, in piazza Municipio alle 22.
La concomitanza dei due eventi, organizzati in orari differenti, consentirà agli amanti della musica di gustare una bella serata ricca di cultura.
Anche in ricordo della bimba con il cerchio. Tute le info su Iglesias Oggi.
Marcello Polastri
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