Palazzo Gariazzo a Sant’Elia: viaggio nel degrado della Cagliari popolare

Degrado alla base del palazzo

Degrado alla base del palazzo

Cagliari. “La scampia del Campidano”, una “terra di nessuno”, il market della droga nel quale “si smercia impunemente“. Forse non siamo a tanto, ma queste affermazioni sono solo alcune delle tante coniate dai media per Palazzo Gariazzo a Sant’Elia.

A guardarlo oggi, con le immagini spediteci dai lettori che “preferiscono l’anonimato”, gli spazi d’accesso a questo complesso edificio, ad esempio le sue cantine, sono vere e proprie pattumiere.

Uno dei cumuli di macerie.

Uno dei cumuli di macerie.

Cinque piani, cinque scale d’accesso, oltre trenta appartamenti. Palazzo Gariazzo è veramente imponente e nel 2012 è stato oggetto di un intervento straordinario da parte degli operai di Area, l’agenzia regionale dell’edilizia abitativa che buttarono giù e bonificarono tutti quei manufatti tirati su da mani anonime, alla base dello stabile, per facilitare lo spaccio di droga.

C’erano vani e percorsi di fuga protetti, ottenuti abbattendo o all’occorrenza creando brecce sulle strutture murarie, ed anche scantinati con cani a protezione di chi agiva nell’anonimato.

Palazzo_gariazzo_cantine Quei lavori di muratura andarono avanti per settimane con l’obiettivo di riportare i luoghi a norma, eliminando i detriti e i rifiuti che si accumularono in lunghi anni di incuria. A guardarlo oggi, però, il palazzo è nuovamente fatiscente. Rifiuti e macerie sono il suo biglietto da visita, accanto a veri tappeti di siringhe.

Le acque fognarie che vi si accumulano e che cadono dai tubi malridotti, il suo profumo sgradevole. Il lezzo si mescola ad una fragranza acre sprigionata dai rimasugli di un fuoco acceso di recente. Quanti abitano a Palazzo Gariazzo auspicano un intervento risolutivo. Sempre che, la burocrazia e la volontà di agire, possa superare quegli ostacoli posti tra il dire e il fare.
Pubblicato sul quotidiano Casteddu OnLine.

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