Is Mortorius e nuraghe Diana verso una nuova vita: la svolta quartese
Questo il titolo di un articolo firmato da Ennio Neri il 30 Gennaio 2017. Insieme all’area di Is Mortorius faranno parte del circuito culturale l’Ex Convento dei Cappuccini e Sa Dom’e Farra. Anche grazie al partecipatissimo evento di Sardegna Sotterranea. Che, appunto, nel gennaio 2017 ha organizzato una iniziativa pubblica per mostrare la bellezza del litorale quartese.
Si è appena concluso il tour guidato nelle batterie contraeree de Is Mortorius nel litorale di Quartu Sant’Elena, parendo dal mare per poi risalire – in un trekking alle porte di Cagliari – ai piedi del suggestivo Nuraghe Diana.
OBIETTIVO della VISITA coordinata da Marcello Polastri, mostrare la storia di Quartu Sant’Elena partendo dalle sue radici, dai sotterranei, dalla base della storia anche se degradata o poco nota.
L’EVENTO ha colto nel segno perché è stato partecipatissimo: sono andate in scena storie e leggende, grazie anche agli esperti di opere belliche e agli scrittori che hanno parlato davanti agli astanti.
Una gita resa ancor più bella dalla giornata di sole, che in 4 ore di salutare passeggiata si è avvalsa delle guide escursionistiche e turistiche del Centro sportivo educativo nazionale.
NOVITÀ. Tra il pubblico era presente anche il sindaco di Quartu Stefano Delunas: “Questa guidata nella Batteria Carlo Faldi organizzata dall’Associazione Sardegna Sotterranea dimostra di quanto sia viva la curiosità di tantissime persone per le bellezze quartesi ed è l’ennesima conferma dell’interesse sempre più diffuso per la storia e per l’archeologia, anche industriale.
La presenza sulla collina prospiciente del nuraghe Diana conferma anche l’importanza strategica dell’area dal punto di vista turistico-culturale”.
L’ESPERTO. “Un luogo, la batteria anti-sbarco e antiaerea sorto sui resti di una vecchia tonnara” – ha detto Marcello Polastri, alla guida del team Sardegna Sotterranea che ha esplorato i passaggi sotterranei della zona.
“LA BATTERIA era organizzata in una serie di bunker e tunnel scavati nella roccia e rivestiti con opere in cemento armato, purtroppo vandalizzate e danneggiate ma da rimettere in sesto per accogliere i turisti”.
L’IDEA, divulgata davanti ad un centinaio di presenti, secondo il primo cittadino di Quartu, potrebbe trovare presto attuazione.
“L’Amministrazione sta portando avanti il progetto del Polo Museale, già deliberato in Giunta e pronto a concretizzarsi con la firma delle convenzioni che porteranno i finanziamenti nelle casse comunali.Insieme all’area di Is Mortorius faranno parte del circuito culturale l’Ex Convento dei Cappuccini e Sa Dom’e Farra”, ha concluso Delunas prendendo un impegno con la collettività.
Dal 2017 ad oggi, però, poco è cambiato e quel poco, parrebbe in peggio. Infatti, un altro articolo de L’Unione Sarda, del 15 aprile 2019, rende noto il degrado e le attività dei vandali che hanno colpito, nuovamente, sia il Nuraghe Diana che le Batterie antinave Faldi.
Il nostro impegno non si ferma qui, ovviamente, ed è un bene poter portare all’attenzione dei più e soprattutto, delle istituzioni, quanto accade in Sardegna, in tema di identità storiche e archeologiche e quindi, culturali, da salvaguardare.
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Fonte: 1. Articolo di Casteddu OnLine del 30.01.2017.
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Articolo Unione Sarda 15.04.2019 Degrado al Nuraghe Diana. Clicca Qui.