Potrebbe passare alla storia del web come il sindaco mangianutrie, Michel Marchi, primo cittadino di Gerre de’ Caprioli, nel Cremonese. L’uomo lo aveva preannunciato: “abbiamo troppe nutrie? E allora mangiamole“. Così ha fatto!
Una grande nutria in cattività
L’altra sera, per dare l’esempio, si è fatto immortalare con il suo pranzetto a base di nutria marinata per una decina di ore, infine cotta il tanto giusto e via, servita ma anche mangiata con gusto e curiosità.
Dai media della zona modenese apprendiamo che Marchi ha accolto giornalisti e fotografi nella casa di una coppia specializzata in piatti a base di nutria.
Michael Marchi si ciba della nutria in umido, e lo fa con gusto.
IL RODITORE è stato prima scuoiato, e la preparazione della carne è stata preceduta dalla marinatura per tutta una notte. Rosmarino, pepe, salvia, limone e chiodi di garofano hanno reso la carne più saporita. LA COTTURA per un’ora e mezza nella birra.
LA POLITICA DI MARCHI? Michel Marchi è sindaco di Gerre de’ Caprioli (Cremona) e presidente dei Piccoli Comuni dell’Anci Lombardia.
L’impressionante presenza di nutrie nei territori che amministra è uno dei problemi più sentiti dagli abitanti. Tra le soluzioni? Catturare e mangiare le nutrie. E, probabilmente un domani, anche allevarle per uso alimentare e dunque commerciale? Chissà. Nel frattempo impazza la polemica, soprattutto nel web.
Il piatto a base di carne di nutria
Nei commenti apparsi sui principali social network, il Cremonese è diviso: favorevoli e contrari alla proposta di mangiar carne di nutria.
“Qui ne saremmo certo contenti! Altro che gabbie, fosse comuni, celle frigorifere…. Tegami e padelle! – aggiunge Marchi – garantisco l’organizzazione della sagra paesana gastronomica a tema!
#agerresimangiatutto”, aggiunge il sindaco, che assicura: “La mia proposta è serissima: partiamo dal presupposto che ci sono già regioni e province italiane in cui la carne di nutria si sta diffondendo fra i gusti alimentari.
Carne di nutria italiana
È vero che c’è un senso di ripudio nei confronti della nutria, ma basta entrare in una porcilaia per fare un confronto. Eppure il prosciutto viene mangiato senza troppi problemi”, ha concluso l’uomo che, pubblicamente, s’è magnato la nutria senza problemi, per lanciare una moda. Un poco come fanno i mangiatori di insetti, di formaggi con i vermi, insomma chi ha gusti diversi e idee o vedute differenti. Del resto ben sappiamo: i gusti… sono gusti!
Sappiamo che:
1. In Sud America (e non solo) se la mangiano dal 1959. Risale ad allora Legge che ha stabilito come e perché la carne della nutria sia divenuta commestibile.
2. La nutria è stata introdotta in Italia all’inizio degli anni Venti del secolo scorso per la produzione di pellicce. Ma le aziende chiusero i battenti e, anziché affrontare i costi di abbattimento degli animali, liberarono le nutrie in natura.
3. Viene chiamata anche “castorino”, dal quale si differenzia per le dimensioni ridotte e la forma della coda.
E’ vegetariana, ama piante acquatiche e radici. In assenza di queste, si nutre anche di piccoli animali come lumache o mitili.
5. La nutria non porta malattie. Le analisi eseguite dagli Istituti Zooprofilattici dimostrano che la nutria non rappresenta un pericolo sanitario.
6. Ha una vita media di 4-6 anni e, in cattività, può raggiungere anche i 18 anni di vita ( in media 10-12).
7. E’ un animale docile, molto pulito, per nulla aggressivo verso l’uomo o altre specie. Passa gran parte del tempo a curare il suo mantello scuro e assai lucido.
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