Tra gli scheletri giganti esplode in Sardegna la fantarcheologia ufficiale?

scheletro-gigante

Uno scheletro gigante. Fake da fanta-archeologi o realta?

 

foto_Unione_Sarda_scheletro_Gigante_Nuraghe_Barru_2

Ossa umane nella foto pubblicata da L’Unione Sarda.

“Stando ad alcuni testimoni è di dimensioni notevoli” ha riportato in modo sensazionalistico il giornale L’Unione Sarda. Così la notizia è esplosa dal cuore della Sardegna, sprigionando dai ruderi d’un nuraghe “più grande di Barumini“, un grande eco mediatico. In quel nuraghe abbandonato da chissà quanto tempo al confine tra Guasila e Guamaggiore, qualche giorno fa gli archeologi hanno fatto la grandiosa scoperta e per l’occasione il primo cittadino di Guamaggiore, sullo scheletrone, ha spiegato: “Ha un femore enorme”.

Tuttavia, come abbiamo scritto nell’articolo precedente, il nostro team esplorativo ha contattato il sindaco Nello Cappai:C’è molto fermento – ci ha detto –  e sarò io a chiamarvi per una conferenza stampa che faremo con la Soprintendenza archeologica e le amministrazioni comunali della zona”. Lo scheletro, “di dimensioni notevoli“, dunque esiste, sono state mostrate alcune fotografie (come quella a destra) ma è innegabile che la notizia sulla sua scoperta celi parecchi lati oscuri.

Perchè è presto detto. Lo scheletro gigante, caso strano, è stato ritrovato in un nuraghe e generalmente i nuraghi, secondo gli studiosi, non hanno mica una originaria funzione funeraria. Certo, esistono anche nuraghi usati in seguito al loro abbandono da parte dei nuragici, in modo differente ed anche come sepolture medievali. Quindi, lo scheletro è forse di un periodo diverso da quello nuragico. Allora chi era il gigante, e cos’ha a che fare con il nuraghe Barru?

 

L'articolo de L'Unione Sarda sulla scoperta del "Gigante".

L’articolo de L’Unione Sarda sulla scoperta del “Gigante”.

scheletro-gigante

A volte anche i fake creano la fantarcheologia. Questa sarà una immagine reale?

Gli addetti ai lavori, gli operai e gli archeologi insomma, preferiscono non scucire parola. Perchè “vige” quella tipica riservatezza, solo parzialmente comprensibile, nel caso di scoperte archeologiche.

Un silenzio comprensibile laddove gli studiosi hanno la necessità di analizzare (a spese nostre, si badi, con pubblici finanziamenti) i resti ritrovati per poi datarli e collocarli in un contesto storico.

Silenzio che fa rumore quando diventa incomprensibile dato che, nel caso in questione, la notizia è trapelata in ogni dove, è stata comunque data da chi scava, ed in ogni dove appare incompleta. Eh si, avete letto bene, alla faccia della serietà!

Com’è possibile che si gridi ai quattro venti ho “scoperto uno scheletro gigante” e poi il fantomatico gigante non viene mostrato? Assenti le descrizioni, le conferenze stampa, una pubblica illustrazione delle dimensioni, del contesto culturale nel quale, quell’uomo divenuto scletro, ha vissuto, è morto (come e per cosa), etc?

L’attesa, legittima, degli abitanti del posto e della comunità scientifica e non, resa edotta con il contagocce per una simile scoperta, cresce. Ma al tempo stesso va incontro alla delusione.  E presto o tardi verrà dimenticata, forse creando nuovi miti, nuova Fantarcheologia. Quella che di recente, alcuni archeologi (alcuni, sia chiaro e dall’operato discutibile, ma non tutti) hanno cercato di combattere, finendo però con l’alimentarla.

Ora, diranno alcuni, e chissenefrega! Orbene. Ma quando si avranno notizie più precise di questa scoperta? Ed anche perché, caso strano in Sardegna, in tanti chiamiamo “Tombe di giganti” talune sepolture collettive della lontana preistoria?

Certo, dice l’archeologia ufficiale, quelle sono tombe collettive di uomini normali. Ma la storia, quella vera, non è proprio così e quando il tempo ci sarà amico, ce ne occuperemo.

Foto_Scheletro_Gigante_unione_Sarda_Luglio_2015

Scavi nel nuraghe Barru: da L’Unione Sarda. Si notano le ossa umane.

scheletro-gigante

Dal web: immagini vere o false?

Molti internauti, grazie alla pubblicazione del nostro precedente articolo, hanno affermato: “C’è poco da nascondere. Nella foto pubblicata su l’Unione, insieme alle ossa si vedono tegole piane di tipo romano (tegula=embrice), tegole usate in numerose sepolture in epoca romana e per tutto il medioevo (tombe alla cappuccina). E’ largamente provato che i nuraghi furono utilizzati per ospitare sepolture soprattutto nell’alto medioevo. Se il femore misura circa 60 cm, allora l’inumato poteva essere alto circa 190/194 cm (Statura = 1,88 x Femore + 81,31).

Insomma, un morto come tanti, alto ma non gigante. Pace all’anima sua“.

E’ questa la verità? E allora perché stavolta, in modo apparentemente esclusivo, il giornale ha pubblicato le foto dello scheletro e del suo corredo funerario?

Un fatto che solitamente gli archeologi (e ne abbiamo le prove), non gradiscono.

Articolo_unione_gigante

Ancora su l’Unione.

Più d’una volta anche noi abbiamo potuto scoprire resti archeologici. Sapete cos’è accaduto?

Ultima ipotesi: dietro questa scoperta e pubblicazione dello scheletro gigante ci sarà una operazione mediatica? Sarà una bufala a metà?

A giudicare dall’esistenza dello scheletro, sicuramente la notizia è fondata. Anche perché è tangibile la volontà di far focalizzare l’attenzione sul territorio delle scoperte, usando il termine gigante (che attira…), per poi cercar di controllare l’informazione? Eh si. potrebbe essere andata proprio così.

Il proposito? L’articolo del L’Unione Sarda che per primo ha dato la notizia , ha subito accostato alla scoperta, l’importo dei lavori di scavo, auspicando nuovi finanziamenti: “per questo abbiamo sollecitato nuovi finanziamenti in aggiunta agli 850 mila euro che si stanno utilizzando nello scavo…” è stato scritto.

Sardegna_Oggi_Giganti

In questo articolo si parlò di scheletri alti a partire da un minimo di 190 cm.

 

Ed ora veniamo alla storia celata. Scheletri realmente giganti, in Sardegna, sono o non sono stati ritrovati realmente?

Secondo alcuni studiosi ottocenteschi, la risposta è SI!

Di sicuro, però, ogni qualvolta in Sardegna le scoperte che avvengono escono dell’ordinario, specialmente per voce dei non addetti ai lavori, cala poi un velo (colpevole?) di silenzio. Pubblichiamo ora, giusto per fare un esempio, la notizia sugli scheletri gigant“, o meglio di statura elevata trovati sempre in Sardegna.

Quando? Nel 1800 ed anche qualche anno fa. Quella più recente è la scoperta di ossa umane considerevoli. Lo disse, anche in questo caso, un sindaco. Il sindaco di Suelli.

Raccontò di aver visto personalmente scheletri umani molto alti durante lo scavo archeologico in una tomba di giganti a Pranu Siara. Stranamente l’articolo è stato rimosso dal giornale Sardegna Oggi del 27 dicembre 2012 (articolo). Ma è stato da noi salvato e archiviato (leggibile anche in questo link).

Come andò a finire? Perchè il primo cittadino rilasciò qualche dichiarazione alla stampa (cosa ci sia di male, poi, non si capisce mica) e decise subito dopo di non farsi troppo trasportare dall’entusiasmo. Anche allora, un sindaco, rifiutò la nostra intervista per le telecamere della BBC.

L’elenco sarebbe ancora lungo in tema di ossa umane giganti che sarebbero state scoperte in Sardegna. Ancora un caso. Il sindaco di Las Plassas, Paolo Melis, ha detto invece di aver scoperto personalmente uno scheletro umano nelle campagne del suo paese, a due passi da un nuraghe (video esclusivo). La lunghezza dello scheletro?

 

Il tempo dei giganti

Coperti dell’Inchiesta “Il tempo dei giganti”, M. Polastri, 2007.

Tenetevi forte: oltre 250 centimetri! Anzi, asserì Melis, “sfiorava i tre metri a giudicare dal femore” che il primo cittadino di Las Plassas ebbe modo di osservare, ma anche per quel cranio notevole, che “ebbi modo di ricostruire pazientemente e che, data la notevole larghezza, stava appena dentro un paiolo tipicamente usato dai muratori“.

L’elenco delle scoperte è lunghissimo. Il problema però, non sono le testimonianze: personalmente ne ho raccolto più di un centinaio. Sono tutte credibili. Quel che però mancano sono i reperti ossei. C’è chi in tal senso pensa ad una “teoria del complotto“, all’occultamento sistematico di prove legate alle accademie ufficiali e chi, invece, non crede minimamente all’esistenza di ossa umane giganti ritrovate in Sardegna.

Insomma da un lato questo argomento che affascina è ricco di implicazioni. Ciascun caso che grida al gigante, merita una attentissima analisi e perché no, una certa diffidenza. Siano gli archeologi, i giornalisti, gli accademici a parlarne “pro” e/o “contro“.

Non ce ne vogliano gli studiosi e neppure i funzionari statali della Soprintendenza. Da amanti delle esplorazioni, con raziocinio e tralasciando le leggende, cerchiamo di vedere con i nostri occhi quel che la terra custodisce: dopotutto è un nostro diritto, non trovate, conoscere la storia?

Ed è un nostro dovere diffidare dalle bufale e segnalare comportamenti anomali di chi, anzichè mostrare con trasparenza quel che è stato trovato, si nasconde dietro il velo del silenzio e del domenticatoio.

Tomba di giganti

Una tomba di giganti. Come mei questo nome singolare?

Nelle oscurità sotterranee scrutabili solo da certe porte (grotte, sotterranei nuragici, antiche sepolture), ben sappiamo che si nascondono i resti di antiche civiltà. Sotto terra sono celate le orme di uomini che nel passato erano ben diversi da noi. Siano stati giganti, nani o gente “normale” che in quest’isola anormale – nel senso buono, del bello e delle peculiarità archeologiche – avranno lasciato segni di un lontano passaggio. E’ l’eco millenario e invitante a non abbassar la guardia, che ci stimola. Per documentare e non tralasciare nessuna pista verso la riscoperta della nostra identità.

Marcello Polastri

Approfondimento: Video interviste su scopritori di giganti in Sardegna.

La Sardegna e i Giganti su Focus Tv.

Commenti