Porcospino in una immagine di Marcello Polastri

SALVIAMO L’AMICO PORCOSPINO

Porcospino in una immagine di Marcello PolastriNegli ultimi anni il numero dei porcospini presenti in Sardegna è diminuito e continuerà a diminuire se gli automobilisti, che spesso sfreccianto lungo le strade isolane, continueranno a investire questi piccoli abitanti a quattrozampe, ricoperti di spine. Così, Sardegna sotterranea, lancia un appello con una campagna di sensibilizzazione…

 

 

SALVAGUARDIAMO LA NOSTRA TERRA

 

Cerchiamo di non metterli sotto quando percorriamo le strade isolane.

 

 

SALVIAMO IL PORCOSPINOBaffetti e musetto da maialino. Spine zebrate, o quasi, che incorniciano quel “visino” particolare. Dove spesso, al morbido pelo, si aggiunge il sangue sprigionato dal violento impatto con i pneumatici. 

Ci riferiamo ai nostri amici a quattro zampe, i porcospini. Già, curiosissimi quando li vediamo ai margini della strada, che diventano una palla di spine: stratagemma naturale protettivo, che del loro corpo fa un epicentro di aculei.

Bello, si, ma anche sfortunato, in nostro porcospino che in Italia rischia di scomparire e forse rischia maggiormente in Sardegna, anche a causa della diminuzione degli esemplari in un territorio isolato, circondato dal mare.

A giudicare dai tanti esemplari che incontriamo privi di vita agli angoli delle strade, schiacciati dalle auto, i porcospini sardi se la passano molto male. La causa? Ipotizziamo gli incidenti che avvengono soprattutto di notte, quando i porcospini escono dalle tane e vanno in cerca di cibo, finendo però sotto le ruote delle auto in corsa.

 

 

Porcospino in una immagine di Marcello PolastriLa notizia allarmante, qualche anno fa, giuse da molto lontano: “Il numero dei porcospini presenti in Gran Bretagna si sarebbe ridotto di circa 300.000 unità”. Nel 2010, per sensibilizzare l’opinione pubblica e permettere agli animali di attraversare la strada sicuri, la casa produttrice di videogiochi SEGA, posizionò un cartello in un incrocio a Londra, secondo quanto riportato dal Daily Mail.

Secondo l’articolo del Daily Mail, ogni anno circa 50.000 porcospini muoiono investiti dalle automobili.

Ed in Sardegna?

Considerato che pochi, forse nessuno ha pensato di lanciare una campagna di sensibilizzazione, Sardegna Sotterranea per alleviare i danni causati all’ambiente anche con la scomparsa dei “ricci terrestri”, ha deciso di diffondere la seguente cartolina.

Quindi fatela girare, amche nei social network. 

 

APPROFONDIMENTO

 

In Italia il porcopsino  è diffuso con tre sottospecie (oltre alla sottospecie nominale, anche consolei ed italicus) in gran parte del territorio nazionale, comprese le isole come la Sicilia e la Sardegna, le cui popolazioni, così come quelle iberiche, risultano geneticamente ben differenziate da quelle continentali. 

Abbiamo, dunque, specie rare di porcospini particolari. Cerchiamo di non metterli sotto quando percorriamo le strade isolane.

Cerchiamo di diffondere il messaggio. Grazie, anche a nome dell’ambiente che ci ospita.

Il riccio comune, Erinaceus europaeus (Linnaeus, 1758), al pari di tutta la fauna selvatica, è specie protetta in quanto rientra nel patrimonio indisponibile dello Stato.

E’ un mammifero, diffuso su gran parte del territorio nazionale, con abitudini notturne e, in natura, si nutre di invertebrati di qualsiasi tipo (insetti, ragni, lombrichi, chiocciole, millepiedi), oltre che uccelli, nidiacei, rettili ed anfibi.
Non è assolutamente da considerare né da trattare come un animale da compagnia e si raccomanda, laddove se ne dovesse rinvenire un esemplare ferito o in difficoltà, è opportuno contattare un Centro di recupero degli animali selvatici (C.R.A.S.). Ulteriori info sul sito del CORPO FORESTALE DELLO STATO.

 

SALVIAMO IL PORCOSPINO

 

 

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