Gli shamani in visita a Cagliari con Sara Gasparotto e Cristian Alcantara

Sara Gasparotto durante un rituale

Sara Gasparotto durante un rituale

Lui si chiama Cristian Alcantara,
lei Sara Gasparotto. Hanno in comune, oltre  alla passione per l’archeologia, la storia dell’uomo, la spiritualità e il benessere, anche quella per lo shamanesimo collegato alle culture pre ispaniche, “di dissoluzione dell’Ego e per vivere meglio“.
Direttore di Fiore e Canto, -associazione con sede a Teotihuacan in Messico e responsabile operazione eventi www.spiritualityrm.com, Cristian collabora nell’officiare matrimoni, battesimi, “riti per il passaggio delle anime dopo la morte” danzando, all’occorrenza, come da tradizione per i vari tipi di festività.

Sara Gasparotto impegnata in una cerimonia con gli shamani

Sara Gasparotto impegnata in una cerimonia con gli shamani

 

Cristian Alcantara

Cristian Alcantara

In questi giorni Cristian Alcantara è in visita in Sardegna accompagnato da Sara Gasparotto che dal 2013 ha al suo attivo vari viaggi spirituali con shamani nell’ambito del progetto www.spiritualityitalia.com attraverso il quale sta diffondendo la conoscenza e la saggezza ancestrale sudamericana.

Per far ciò, nell’arco della settimana, Sara e Cristian organizzano terapie, cerimonie, capanne di sudore, meditazioni. Il nome spirituale di Sara è Mexihca Huracancihuatl (Donna uragano che unisce il cuore del cielo con il cuore della terra e spazza via le energie negative).

Lo Shamano Cristian Alcantara

Lo Shamano Cristian Alcantara

Sara, in Messico, ha condiviso numerosi seminari: a Città del Messico, Playa del Carmen, Cancun, Tijuana, Rosarito, Monterrey, Guadalajara, Tepoztotlan, Puebla.

In Sardegna, compagnia dello shamano Cristian, presenzierà al tour Mistery organizzato da Sardegna sotterranea nel
colle San Michele per approfondire la storia del Castello medievale e della leggendaria feudataria Violante Carroz per incontrare, presentati da Marcello Polastri, il pubblico a cagliaritano al termine della visita del Castello di San Michele. E, probabilmente, per offrire ai più la dimostrazione di un canto di pace, una melodia messicana per l’anima, la quiete, e infondere ai presenti la serenità.

 

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