I bronzetti nuragici all’asta a Londra, rientreranno in Sardegna

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Uno dei singolari bronzetti finiti all’asta.

Hanno rischiato grosso i bronzetti nuragici oramai privati del loro contesto originario e ancor meno di far bella mostra in un museo. Provenienti forse da qualche nuraghe o pozzo sacro della Sardegna, sono finiti in una nota casa d’aste: la Emax di Londra.

A nulla sono valsi gli appelli mossi dal deputato Mauro Pili al governo italiano, così all’ambasciatore britannico affinché potessero bloccare la vendita, fissata per il 30 giugno (si disse “nella galleria Pall Mall“), di ben 9 bronzetti nuragici.

Sicuramente è grazie alla Fondazione Nurnet, la rete dei nuraghi se tra un mese queste, quattro statuine di bronzo color verde-scuro, faranno ritorno in Sardegna, nella loro patria d’origine secondo le garanzie offerte dalla casa d’aste.

I pezzi pregiati sono stati acquistati grazie a un’operazione delicata resa possibile con grande impegno e amore per la Sardegna, con fondi messi a disposizione da alcuni di benefattori: il Gruppo archeologia della Sardegna ad esempio, coinvolto dalla stessa Fondazione Nurnet e da soggetti privati.
Uniti nel sodalizio della nobile causa d’una riappropriazione identitaria dei beni perduti della Sardegna, hanno sborsato circa seimila euro per acquistare i bronzetti che raffigurano “un ariete, un cavallo e due stambecchi”. Reperti archeologici “ascrivibili al periodo compreso tra il nono e il sesto secolo a.C.”.

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Capotribù in vendita a Londra.

Erano parte integrante di una collezione proveniente dal Libano e formata da 9 elementi: 5 di essi rimarranno dunque lontani dalla Sardegna, isola nella quale furono forgiati nei millenni passati, come detto e pubblicato nel sito della casa d’aste per la vendita.

I tentativi per fermare l’asta si sono arenati dinnanzi alla burocrazia italo-inglese, fatta di tempi biblici paradossalmente molto risicati affinché il Ministro dei Beni culturali potesse impugnare le leggi e disporre una eventuale sospensione della vendita.

I reperti, raccontano gli esponenti della Fondazione NurNet, verranno donati a un piccolo Comune della Sardegna o forse a più d’un comune.

Sicuramente verranno riprodotti senza essere minimamente toccati o alterati, magari in modo tridimensionale, per valorizzare la storia dell’isola dei nuraghi e potenziare l’offerta turistico-culturale.

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Dal sito internet della Casa d’Aste di Londra.

UN QUESITO. Sorge un dubbio, pur nella bellezza di una notizia positiva e della nobilissima operazione messa segno dai benefattori.

Siamo certi che questi pezzi pregiati siano autentici?

Secondo i certificati offerti dai venditori, sì. Tuttavia, tra i bronzetti, sono presenti anche due stambecchi, oltre a un cavallo. Già, stambecchi? Ma questi animali al tempo della Sardegna nuragica erano presenti?

E poi, il cavallo, nell’isola dei nuraghi, quando ha effettivamente fatto la sua comparsa?

Sono quesiti che stimolano la riflessione.

Marcello Polastri

Leggi l’articolo precedente sull’ASTA DEI BRONZETTI.

 

 

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L’appello del deputato Mauro Pili contro la vendita dei reperti.

 

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