Tipologia delle Cavità urbane

SPELEO-URBANA e TIPOLOGIE DI CAVITA’

 

PREMESSA

La Speleologia Urbana è una disciplina analitica che si occupa di tutti gli argomenti e dei fenomeni legati allo studio delle cavità situate sotto un centro abitato. E’ considerata dagli esperti la “scienza gemella” della Speleologia, quella disciplina che spinge uomini e donne a calarsi nei vuoti della terra usando con caschi protettivi e tute colorate, impugnando corde e altri strumenti per esplorare e studiare le cavità sotterranee naturali, create quindi da madre natura, con i loro pozzi, cunicoli, sale adorne di stalattiti e stalagmiti, abissi… senza fondo.

Il termine Speleologia si composne di due parole fondamentali che derivano dal greco antico: spèlaion, “caverna”, e lògos, “ragionamento”. Quindi, se la parola Speleologia, alla lettera indica: “scienza” o “studio delle grotte“, la parola Speleologia Urbana, dovrebbe indicare “studio delle cavità sottostanti il territorio urbano“.

Da anni, per opera dei vari gruppi speleologici che hanno aderito alla Commissione nazionale delle cavità artificiali, e alla Società speleologica Italiana, le esplorazioni sistematiche nelle cavità naturali e artificiali ha focalizzato l’attenzione degli speleologi su un numero considerevole di tipologie e di sottotipologie, nelle quali possiamo inerire i singoli “vuoti” esplorati, ragruppandoli in appositi insiemi.

La prosecuzione delle ricerche avviate fino ad oggi e lo sviluppo della disciplina, porterà ad ampliare e ad integrare questo elenco che si pone come un semplice e al tempo stesso fondamentale punto di partenza.

 

LE TIPOLOGIE PRINCIPALI DI CAVITA’ SOTTERRANEE OSSERVATE SOTTO I CENTRI ABITATI

 

1. OPERE per L’ESTRAZIONE

cave, miniere, cunicoli e gallerie di cava e di miniera, con pozzi per l’etrazione e la ventilazione dei sotterranei.

 

2. OPERE IDRAULICHE

2 a. di PRESA E TRASPORTO DELLE ACQUE
acquedotti, canali artificiali sotterranei, canali artificiali voltati, condotte di drenaggio, corsi d’acqua naturali voltati, emissari sotterranei, gallerie o cunicoli filtranti; pozzi di collegamento.
2 b. di PERFORAZIONI AD ASSE VERTICALE DI PRESA
pozzi artesiani, pozzi graduati, pozzi ordinari, pozzi ordinari a raggiera. Fontane.
2 c. CONSERVA
cisterne, ghiacciaie, neviere.
2 d. SMALTIMENTO
fosse settiche, fognature, pozzi neri, pozzi chiarificatori (o biologico) o antiche “fosse settiche”. Pozzi di drenaggio, pozzi “perdenti”.

 

3. LUOGHI e OPERE DI CULTO
cripte, eremi rupestri, eremi sotterranei, insediamenti rupestri e sotto-roccia. Favisse, luoghi di culto sotterranei talvolta anche ad uso sepellitivo; mitrei, pozzi sacri.

 

4. OPERE FUNERARIE
catacombe, cimiteri in ipogeo e a cielo aperto, colombari, domus de janas, foibe, morgue, necropoli, ossari, tombe di varie tipologie: puniche, romane, pisane, aragonesi, spagnole, piemontesi ma non solo. Di forma: a pozzo, ad arcolsolio, a catacumbas ecc.

 

5. OPERE DI USO CIVILE
abitazioni rupestri e/o sotterranee, “apiari” rupestri, butti (fosse per i rifiuti), cantine, carceri, camere “dello scirocco”, colombaie, cripte, criptoportici, frantoi ipogei, fungaie, gallerie ferroviarie, gallerie pedonali e sottopassaggi. Gallerie stradali, granai a fossa, grotte artificiali create per varii motivi; insediamenti rupestri o “in rupe”, insediamenti sotterranei, magazzini, ninfei, palmenti ipogeo, polveriere, sotterranei vari, camminamenti e passaggi segreti, strade in trincea e trincee.

 

6. OPERE DI USO MILITARE
bastioni, batterie, castelli scavati nella roccia, capponiere, casamatte, gallerie o cunicoli di mina e di contromina, cunicoli di demolizione, cupole, fortezze in roccia, gallerie e gallerie di controscarpa, gallerie di demolizione, grotte di guerra, grotte fortificate. Opere “in caverna”, polveriere, pusterle, ridotte e rifugi, riservette, rivellini, sotterranei varii. Tamburo difensivo, traditore, trincea. Opedale in grotta e ricoveri di emergenza. Passaggi segreti.

 

7. OPERE NON IDENTIFICATE
opere o strutture scavate in roccia, completamente o in parte, oppure costruite e interrate dal tempo o dagli uomini, di cui si ignora l’esatta funzione. Talvolta, l’esatta origine o epoca di riferimento.

Commenti