Ruspa per strada
Un vecchio condotto sotterraneo scavato nella roccia sarebbe all’origine della spaventosa voragine apertasi oggi, alle prime luci dell’alba a Cagliari. Teatro di una nuova scena del dissesto idrogeologico che riguarda la città sotterranea, con evidenti e negativi riflessi per la vita di superficie, stavolta è la centralissima via Sidney Sonnino.
Il crollo, verificatosi all’altezza del civico 135, ha risucchiato il manto di asfalto e buona parte del marciapiede. Un improvviso rumore sordo, e poi un vero e proprio ruscello d’acqua e fango si è riversato per strada, raggiungendo, da via Sonnino, la vicina via Grazia Deledda.
Nelle immagini offerte in esclusiva per Sardegna Sotterranea dai Vigili del Fuoco, si nota l’intervento della Protezione Civile intenta a ripulire dai detriti l’accesso della Caserma dei Carabinieri.
Operai al lavoro per ripulire la strada dai detriti
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco sono intervenuti anche gli operai della rete idrica Abbanoa e gli agenti della polizia municipale. Introno alle ore 10, un escavatore, nel liberare la voragine dai detriti ha rimesso in luce parte di una condotta sotterranea scavata a misura d’uomo, sembrerebbe per far defluire le acque delle falde sotterranee che abbondano in zona.
La conduttura, a misura d’uomo, dimenticata forse da decenni, avrebbe reclamato la sua antica presenza per la rottura – sembrerebbe – di un tubo della rete idrica. La forte pressione esercitata dall’acqua nel sottosuolo avrebbe fatto il resto, con l’apertura della voragine che ha risucchiato sottoterra anche un manufatto di cemento della rete fognaria.
Secondo indiscrezioni, l’acqua persa dai tubi della rete idrica cittadina avrebbe scavato, forse a lungo, le pareti laterali del vecchio condotto sotterraneo privando il terreno soprastante, e così il marciapiede, della terra che li sorreggeva.
Sorge spontaneo chiederci quali altre sorprese riserverà il sottosuolo della zona, notoriamente ricco di cisterne, pozzi artesiani in disuso e falde idriche?
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