È stato un sabato all’insegna della storia dei quartieri antichi, il Cagliari Templar Tour organizzato per il secondo anno consecutivo dalle associazioni Aloe Felice, Sardegna Sotterranea e Ambiente Sardegna.
Sono andati in scena abiti medievali indossati da figuranti per raccontare i segni del leggendario Ordine religioso legato al Sacro Graal.
Il raduno, di fronte al carcere di Buoncammino ha anticipato oltre tre ore di racconti strada facendo e l’evento si è concluso alle 23,30 nel Corso Vittorio Emanuele, a due passi dalla chiesa scomparsa di San Francesco.Edifici sacri, simboli misteriosi, epigrafi hanno dimostrato che dei templari, ancor oggi a Cagliari, esistono varie tracce purtroppo sconosciute ai più. “Alcune sono conservate sotto le chiese o nei sotterranei” hanno detto durante il Tour dei templari Angelo Pili e Marcello Polastri nell’illustrare svariati monumenti di Castello e della Marina, per poi raccontare le vicende di siti un tempo legati alle precettorie e commende medievali.
Spazio anche alla storia del convento di Santa Margarita a Stampace, agli aneddoti e alle leggende sui Cavalieri templari.Oltre cento le persone presenti.
Alle domande dei partecipanti hanno fatto seguito le citazioni dei testi e delle fonti scritte, illustrate – libri in mano – dai ciceroni delle associazioni culturali organizzatrici di questo evento allietato anche da tanti figuranti in abiti medievali.Tra gli oratori c’era il pubblicista Angelo Pili e lo scrittore Marcello Polastri che ha raccontato i segni templari visibili nel sottosuolo della Sardegna, anche nei castelli. A tarda sera, il biologo Massimiliano Deidda ha offerto la sua competenza illustrando le bevande usate a Cagliari nel Medioevo e offrendo una bevanda a base di Iperico, usata dai cavalieri templari appunto.
Tanta la gioia di grandi e piccini presenti a questa interessante iniziativa organizzata con la collaborazione del portale di esplorazioni Sardegna sotterranea.
Dal quotidiano htttp://www.castedduonline.it di domenica 16 giugno 2013.
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