Esplorando il lago sotterraneo di Cagliari nelle grotte de S’Avanzada

 

Al suo interno potrebbe conservare diverse cattedrali, tanto è alta ed estesa. È S’Avanzada, tra le più vaste, suggestive e articolate caverne urbane della Sardegna.

Ma a quanto sembra, della sua storia a nessuno importa. Perché questo sito vecchio di millenni è abbandonato. Eppure diede la roccia utile per costruire il soprastante CASTELLO, detto “Castedd’è Susu”.

Il lago sotto la cittadella dei musei

Sorregge la Cittadella dei Musei, e infatti potrebbe diventare anche un luogo per ospitare spettacoli, concerti, mostre, accogliere una palestra di arrampicata, diventare una succursale del museo e invece è come una pattumiera lontana da sguardi indiscreti

Scalinata d’accesso alla caverna di S’Avanzada a Cagliari

Oggi, in seguito alle segnalazioni dei  nostri affezionati lettori, ci siamo recati nel Largo Giuseppe Dessì constatando che, a due passi dall’ingresso del Giardino Pubblico di viale San Vincenzo (meglio noto come il Terrapieno), si staglia l’ingresso della caverna.

È ridotto ad un buco su un muro di blocchetti in parte asportati da mani anonime. 

Il muro d’accesso alla caverna oramai sfondato

Superato quel foro, davanti ai nostri occhi, chiunque mosso da un briciolo di coraggio, potrebbe assistere ad uno spettacolo indecoroso: il vano d’accesso all’antica caverna è unvaso da un tappeto di  bottiglie di plastica piene di  urina. Ma perché?

Rifiuti nella grotta

Ci ritorna in mente che  circa 10 anni fa, i senzatetto che trascorrevano la notte nella caverna, usavano in un modo alquanto singolare delle bottiglie di plastica: “così non puzziamo e non pisciamo la grotta” mi disse uno degli occupanti della caverna che si sviluppa verso il basso.

IL RISULTATO è che oggi, una bomba ecologica, con centinaia di bottiglie non di certo biodegradabili, soffocano il nostro patrimonio storico-archeologico identitario ! 

Avanzada

Ma proseguiamo con l’esplorazione!

Notiamo che una serie di scale sospese, con alcuni balconi, sulle alte pareti in cemento armato che dividono in nove mega-sale la CAVERNA, ci consentono di scendere comodamente nei livelli più bassi del complesso sotterraneo.

Le alte volte della caverna. Foto: Marcello Polastri

UNA SERIE di NICCHIE conservate nelle pareti rocciose ci offrono l’idea che forse la parte più profonda  antica della caverna era adibita a luogo di culto. E che, al tempo stesso, nella restante parte interna, avveniva l’estrazione dei blocchi di roccia calcarea (Video).

Secondo la tradizione proverrebbero infatti da questo sito le pietre squadrate usate per costruire la Basilica paleocristiana di San Saturno. Cosa peraltro probabile. Ma è più probabile che gran parte del CASTELLO di CAGLIARI sia stato edificato con la ROCCIA delle cave locali: delle caverne sotto LA PORTA S’AVANZADA.

LA LEGGENDA sostiene che in questa caverna venissero impaccati i malfattori.

Dal Medioevo al 1600 inoltrato era infatti usanza che i giustiziati restassero appesi per lungo tempo al cappio delle forche all’imboccatura della Grotta S’Avanzada, di monito a chi entrava ed usciva dalla città del passato. 

La scalinata d’accesso alle cave S’Avanzada. Siamo nella Cagliari sotterranea

A pensarci bene questo luogo della memoria e della nostra identità merita rispetto ed una serissima opera di pulizia. 

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Urina in bottiglia nelle cave sotterranee

Sopra: i laghi.

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