La meteora di Swift continua a incantarci con stelle e lacrime di San Lorenzo

La Notte di San Lorenzo, meglio nota come la notte delle stelle cadenti, è legata ad una storia antichissima sia astronomica che religiosa.

Basti pensare che le sue origini sono ben più remote del martirio di San Lorenzo, giovane diacono che secondo la leggenda, fu arso vivo sopra una graticola rovente. Da qui la storia dei carboni ardenti che, appunto, furono associati al fenomeno delle stelle cadenti ribattezzate come “lacrime di San Lorenzo.

In realtà quelle che vediamo nel cielo di Agosto sono le Perseidi, cioè uno sciame di meteore provenienti dalla Costellazione di Perseo e che, più precisamente, sono le polveri della cometa di Swift.

E’ questo il segreto che ci è stato svelato dai ricercatori, grazie a sofisticatissimi strumenti.  Anche se, il fenomeno al quale siamo interessati, ha affascinato per millenni marinai e viandanti, uomini di scienza e filosofi. 

Le cosiddette stelle cadenti sono state osservate per millenni. Tra le più remote descrizioni sulle “lacrimazioni” luminescenti nel cielo estivo, ci giungono da remoti astronomi cinesi del 36’mo anno dopo la nascita di Cristo.

San Lorenzo e la notte delle stelle cadenti

Quando la Terra attraversa le briciole cosmiche lasciate dal passaggio della cometa Swift, queste si scontrano con l’atmosfera alla velocità di 60 chilometri al secondo disintegrandosi, e lasciando in cielo la scia luminosa.

La tradizione popolare ritiene, ed a ragione, che le notti tra il 10 e il 13 agosto di ogni anno, il fenomeno delle stelle cadenti si ripresenti in tutto il suo fascino. Ed ecco perché, in condizioni di visibilità ideali, come del resto accadrà nel 2018, guardare il cielo significa veder come sfrecciare delle scie luminose, le cosiddette stelle cadenti dinnanzi alle quali chi di noi non avrà espresso un desiderio?

Stelle cadenti

Chi vorrà vedere le stelle cadenti potrà seguire un prezioso consiglio: guardare il cielo dal 10 al 13 agosto, meglio ancora  tra il 12 e il 13 agosto compreso.

Insomma, qualche giorno dopo la tradizionale notte di San Lorenzo perché, se in passato l’attività massima di questa “pioggia di meteore” si verificava intorno al 10 agosto, gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani sostengono che “il picco sarebbe slittato nel tempo.

In queste notti, in teoria, potrebbero essere avvistate anche cento meteore all’ora nel tempo centrale della notte.

Marcello Polastri 

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