Le grotte più estese d’Italia sono state scoperte in Sardegna

Il sistema carsico delle grotte del Bue Marino è raccordato, secondo le recenti scoperte speleologiche, alle grotte di Codula Ilune pertanto si estenderebbe 70 chilometri.

Una scoperta importantissima,  anche dal punto di vista delle scienze geologiche.

D’ora in poi gli studiosi delle scienze della terra dovranno guardare la Sardegna come la regione con il più grande sistema sotterraneo naturale d’Italia.

La zona paradisiaca delle Grotte sarde del Bue Marino.

La zona paradisiaca delle Grotte sarde del Bue Marino.

Questo complesso di grotte è situato nel territorio di URZULEI. Composto dal sistema carsico di Su Palu, Monte Longos – Su Spiria, Su Molente e il Bue Marino, è in fase di esploraazione da decenni e rappresenta una vera palestra naturale nella quale l’uomo che ama le esplorazioni anche estreme, accede da tempo attrezzatissimo di luci per superare le avversità del sottosuolo. Mosso da grande passione e dalla sete di conoscere.

Un monumento naturale sotterraneo, le Grotte del Bue Marino situate a due passi da Cala Gonone, note più per le escursioni dei turisti, che per le esplorazioni assai impegnative.

Speleologi subacquei nelle grotte del Bue Marino. Foto di Leo a Fancello.

Speleologi subacquei nelle grotte del Bue Marino. Foto di Leo a Fancello.

L’esplorazione che ha permesso di misurarne l’estensione è stata compiuta – si legge in un comunicato della Federazione speleologica Sardada Daniele Maugeri, Enrico Seddone e Marcello Moi, tre speleosub che hanno trovato il passaggio subacqueo che unisce la grotta di Monte Longos a quella del Bue marino“.

Sono ben 70 i chilometri di estensione del complesso carsico che dalle grotte del Bue Marino, praticamente sul mare, si addentra nelle viscere della terra tra passaggi sotterranei sommersi, cunicoli stretti ma anche ampie gallerie e sale immense.

Un vero mondo sotterraneo, regno di silenzi e dello scrosciare di acque dolci che si uniscono in alcuni casi a quelle salate.

Sardegna: in tour nelle grotte del Bue Marino

Sardegna: in tour nelle grotte del Bue Marino

Sicuramente, però, laddove l’uomo non arriva, può proprio l’acqua che durante le pioggie si insinua sottoterra alimentando le acque di vena, che talvolta stillano dalla volta delle grotte nascoste in questo angolo di Sardegna.

E l’acqua, si sà, scava. Scava e si insinua in profondità, allargando gli spazi vuoti della terra.

Dunque non ci resta che augurarcelo: alla prossima scoperta!

Marcello Polastri

 

Per approfondire: articolo della società speleologica italiana.

Articolo del notiziario Scintilena.

Scarica il PDF sulla Grotta del Bue Marino.

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