Portoscuso tra tonnare e torri costiere: il 10 maggio un convegno

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La tonnara di Portoscuso.

Andranno in scena domenica 10 maggio a Portoscuso l’archeologia, le architetture costiere, gli antichi insediamenti del Sulcis, ma anche le torri di guardia e le tonnare. E’ questo l’obiettivo della giornata di studio ideata dall’Ordine degli architetti paesaggisti conservatori di Cagliari che, a partire dalle ore 9, riunirà esperti e studiosi  nella sala convegni del vecchio Arsenale.

Il seminario prevede anche il rilascio dei crediti formativi per gli sudenti e i professionisti.

Nel corso della giornata si alterneranno gli  interventi degli architetti e ingegneri, di archeologi e personalità istituzionali sui temi della valorizzazione, dello studio e della fruzione dei luoghi dell’identità del Sulcis. A moderare la giornata sarà il professor Giovanni Maria Campus.

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Antica torre costiera.

Dopo i saluti istituzionali dell’architetto Giorgio Saba, presidente dell’Ordine degli Architetti pianificatori paesaggisti conservatori di Cagliari, interverranno Giorgio Alimonda, Sindaco del Comune di Portoscuso, Gian Luigi Pillolla, Commissario del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, Paolo Giovanni Maninchedda, assessore ai lavori pubblici della Regione Autonoma della Sardegna.

Interverranno anche Giorgio Sanna, Commissario straordinario dell’ex Provincia di Carbonia-Iglesias, Antonello Pilloni, Presidente della Cantina del vino di Santadi e altri esperti. Alle ore 12,30 pausa pranzo.

Il convegno proseguirà nel pomeriggio con gli interventi di Maria Antonietta Mongiu, Presidente del FAI Sardegna, dell’architetto Gigi Massenti, del Meteorologo del TGR Colonello Carlo Torchiani mentre l’architetto Giorgio Saba terrà una breve conferenza sull’importanza delle risorse storiche della Sardegna anche attraverso l’analisi dei miti del passato, e delle testimonianze oggi visibili nei territori nostrani.

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Archeologia ed esposizioni.

Previsto, dalle ore 18,30 il dibattito con il pubblico.

La partecipazione al seminario attribuirà 8 crediti formativi agli architetti che presenzieranno, dei quali 4 per la partecipazione alla sessione antimeridiana del seminario, e 4 per quella pomeridiana. “Il riconoscimento nazionale dei crediti formativi  – comunicano dall’Ordine degli architetti – è valido per tutti gli ordini di apparteneneza e richiede un contributo di 15 euro per la partecipazione al seminario mattutino e 15 euro per quello pomeridiano, onnicomprensivi di spese di segreteria, organizzative e per la degustazione dei prodotti tipici“.

Si parlerà anche della storia del “Rais delle tonnare del Sulcis“, della “tecnica della pesca del tonno” e delle “tecniche costruttive delle imbarcazioni tradizionali: vascelli, bastarde, barbacciu“. La pausa pranzo successiva prevede una degustazione di piatti tipici locali a base di tonno preparati dallo chef dell’associazione Sa Turri.

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Fascino della Sardegna.

Questo il messaggio diffuso dagli organizzatori dell’evento: “è lo studio pluri-disciplinare, la ricerca e la valorizzazione dell’identità della Sardegna, che passano anche attraverso la conservazione della memoria della propria storia, la valorizzazione degli antichi insediamenti del Sulcis, quali ad esempio le fortificazioni costiere, costruite negli Stati mediterranei alla fine del XV secolo per giungere alla prima metà del XIX secolo al fine di arginare le incursioni barbaresche“.

Storici, architetti, docenti della Facoltà di Architettura di Cagliari, si confronteranno quindi sulle origini, la storia, la tipologia e la valorizzazione culturale e produttiva.

La consapevolezza del valore dell’identità deve essere continuamente stimolata attraverso un confronto costruttivo con il nostro passato, in un’ottica di promozione della ricerca con l’Università e la Regione Sardegna per finanziare campi di ricerca che riguardano l’attività delle Pubbliche Amministrazioni, per rilanciare il ruolo delle aree marine protette che possono definirsi “le nuove Torri costiere della Sardegna“.

Il Seminario è patrocinato dall’Ordine degli Architetti, dalla Regione Sardegna, dall’ex Provincia di Carbonia-Iglesias e dal Comune di Portoscuso.

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