Sa Coveccada, il dolmen gigante di Mores

SA COVECCADA di Mores è il dolmen che forse più d’altri, in Sardegna, affascina e stupisce.

Quante fatiche per erigerlo usando massi così grandi, estratti chissà dove.

Il dolmen Sa Coveccada a Mores.

Il dolmen Sa Coveccada a Mores.

Oggi questo monumento della preistoria si trova imbrigliato con strutture metalliche ed una copertura protettiva.

Meglio tardi che mai ovviamente, dato che ne ha passate di stagioni questo SEPOLCRO monumentale  che risale a parecchi millenni fa.

 

Immagine di Mauro Desogus.

Immagine di Mauro Desogus.

SA COVECCADA, a Moresè un tipo di tomba megalitica preistorica a camera singola.  Insieme al cromlech (come Stonehenge in Gran Bretagna) e il menhir, costituisce il tipo più noto tra i monumenti megalitici esistenti al mondo.

La realizzazione dei dolmen viene posizionata dagli archeologi nell’arco di tempo che va dalla fine del V millennio a.C. alla fine del III millennio a.C., ed in Estremo Oriente l’uso del dolmen si prolungò fino al I millennio a.C.

Come tutti i Dolmen, che sono composti da due o più piedritti verticali posti per sorreggere uno o più lastroni orizzontali (piatta-banda o architrave), #Sa Coveccada non è da meno ed anzi, ad affascinare sono le dimensioni delle grandi masse rocciose che la compongono: questa sepoltura preistorica stupisce.

Stonehenge.

Stonehenge.

Come riuscirono gli uomini del passato a trasportare queste pietre gigantesche? Dove le prelevarono per poi lavorarle? E soprattutto in che modo?

Realizzato in trachite tufacea grigio-rosa, il monumento presenta pianta rettangolare dalle dimensioni di m 5 x 2,20 ed è formato da tre grandi “lastre” ortostatiche ben squadrate, collocate verticalmente in appositi canali di alloggiamento predisposti nel suolo roccioso prima della posa.

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Poggiato sopra, ad una altezza di 210 centimetri, un quarto lastrone. Misura ben 6 metri per 360 centimetri. Tenetevi forte: pesa  circa 18 tonnellate e funge da copertura.

Non furono solo queste le fatiche degli “antichi” abitatori della Sardegna per erigere il DOLMEN.

Giacché è andata perduta la sua parete posteriore e la relativa copertura che doveva raggiungere un peso di circa 27 tonnellate.

Si ipotizza, poi, che una volta realizzata, questa  costruzione era stata in origine ricoperta. Insomma protetta ed anche sostenuta da un tumulo, sì, proprio come accadeva per tanti altri dolmen…

Molti esempi di questo tipo, o con temi architettonici più evoluti, sono stati ritrovati anche in Europa, in particolare si possono trovare nel Regno Unito, in Irlanda, in Francia, in Germania, in Spagna, in Portogallo e in Italia. Soprattutto in Sardegna.

Ma anche in Sicilia e in Puglia.

A proposito: sapevate che esigui reperti ceramici rinvenuti nei pressi de Sa Coveccada, risalgono alla cultura di Ozieri del Neolitico recente, periodo compreso tra il 3500 e il 2900 a.C.?

Ne riparleremo!

Marcello Polastri 

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