Sardegna: Inaugurato a Cagliari il primo ristorante cardioprotetto dell’isola

L’Antica Cagliari, storico ristorante del quartiere Marina e il suo personale ci hanno messo il cuore.

Sono riusciti nella loro missione: far da apripista e diventare il primo RISTORANTE CARDIOPROTETTO della città. “Non è questione di primati ma, piuttosto, la necessità di informare i più sulle possibilità di salvare le vite in pericolo causa gli arresti cardiaci, con un semplice gesto: dotare i posti più frequentati di un defibrillatore“. Parola di ALBERTO MELIS, titolare del locale e ideatore dell’evento svoltosi ieri sera.

Alcuni momenti dell'inaugurazione.

Alcuni momenti dell’inaugurazione.

Già dalle ore 18 (mezz’ora prima dell’orario stabilito per la cerimonia inaugurale), il ristorante situato era gremito: “speriamo di poter, da domani, sapere che altri defibrillatori verranno installati nei ristoranti della città” ha esclamato Melis con l’emozione negli occhi mentre parlava agli ospiti presenti. Tra essi personaggi della cultura, dello sport, della politica regionale e nazionale. Dai consiglieri comunali ai senatori, ed anche presidenti di vari ordini professionali.

LA SERATA è come voltata. A far gli onori di casa, oltre ad Alberto Melis, dottor Luigi Cadeddu, responsabile di “HSF Costruiamo un futuro sostenibile“, che dapprima ha installato il defibrillatore nel locale, illustrando il funzionamento.

Poco dopo, LUIGI CADEDDU ha premiato tre persone: “hanno tratto in salvo, trovandosi al posto giusto e al momento giusto, ma soprattutto facendo le dovute manovre salvavita su soggetti che hanno avuto arresti cardiaci“.

Molti uomini e donne “sopravvissuti agli arresti cardiaci” hanno raccontato ieri la loro testimonianza, così i loro soccorritori “occasionali”, nel senso che tutti – se consapevoli di cosa fare in caso di necessità – potremo salvare una vita in pericolo.

 

Luigi Cadeddu (a destra) con un campione del calcio.

Luigi Cadeddu (a destra) con un campione del calcio.

Essere in grado di fare il massaggio cardiocircolatorio e saper usare un defibrillatore che farà la differenza, risulterà fondamentale” ha ribadito il presidente del Consorzio “Cagliari Centro Storico” Luca Mureddu.

LUIGI VACCA. Per l’occasione, una delle tre medaglie consegnate ai soccorritori è stata donata a Gabriele Corbia: due anni fa, lui, lavorava come cameriere nel ristorante Gennargentu. Passando per strada vide tanta gente attorno a Luigi Vacca: il responsabile di sala de L’Antica Cagliari, riverso al suolo, aveva necessità di aiuto ma non poteva parlare, colto da un malore improvviso.

A trarlo in salvo da quell’arresto cardiaco fu proprio GABRIELE CORBIA: “in quegli istanti drammatici ci fu un medico, per strada, che in maniera assurda disse: non c’è più niente da fare. Si sbagliava di grosso perché Luigi, tratto in salvo, è qui con noi“.

Tutti possiamo fare la cosa giusta al momento giusto: l’importante è sapere come intervenire.

Alberto Melis proprietario del ristorante l'Antica Cagliari.

Alberto Melis proprietario del ristorante l’Antica Cagliari.

Una frase che è stata ripetuta spesso nel corso della cerimonia. Presenti, tra gli altri, l’ex sindaco di Cagliari EMILIO FLORIS: “Questa è una serata importante e questo locale si stia dotando anche di cartelli esplicativi per poter segnalare, in caso di necessità ai passanti, la presenza di un defibrillatore. Lo reputo un gesto di grande sensibilità e responsabilità da imitare“.

EDOARDO TOCCO. “Mi complimento con il proprietario de L’Antica Cagliari perché – ha detto il consigliere regionale Edoardo Tocco – sta facendo da apripista per i ristoranti che, spero nell’immediato, si doteranno di un defibrillatore. In tal senso – ha concluso Tocco – in Regione faremo la nostra parte per incentivare iniziative analoghe e unire le competenze pubbliche alle iniziative dei privati”.

FRANCESCO BALLERO. “Apprezzo che, laddove non arrivi il pubblico sia arrivato il privato” ha ribadito il consigliere comunale Francesco Ballero per poi aggiungere: “chiederò che il Comune di Cagliari possa, quanto prima, mettere una quota a parte ad esempio nel bilancio per un’opera virtuosa come questa, incentivando la dotazione di defibrillatori sia nei locali pubblici che in quelli privati della nostra città“.

Roberto Bologhese, ConfCommercio.

Roberto Bologhese, ConfCommercio.

MONDINO IBBA. “È vero. Esiste la necessità che all’interno del territorio si integri la funzione pubblica con le attività dei privati ed in tal senso – ha detto il Presidente dell’Ordine dei medici di Cagliari – con questa iniziativa è stato lanciato un segnale, forte della politica del fare, che traccia una strada“.

CONFESERCENTI. Il presidente Roberto Bolognese ha sostenuto “a nome della Confesercenti provinciale Cagliari, anche l’associazione dei commercianti del centro storico ha lavorato sodo per migliorare il quartiere della Marina nell’ambito del commercio ed ora, al commercio, vorremo affiancare al un discorso sicurezza e garanzia per chi vive e frequenta il centro storico“.

Come è presto detto: “non possiamo mettere l’antifurto solo dopo aver subito un furto, e su quest’esempio – ha concluso BOLOGNESEsia la nostra associazione sia il consorzio si stanno già attivando per dotare, d’ora in avanti, moltissimi locali di defibrillatori. Ed anche per insegnare ai più come usarli“.
LUIGI CADEDDU, responsabile di HSF Helpful & Sustainable Future – Costruiamo un futuro sostenibile, ha ribadito:
attualmente, la Legge del 2001 sui defibrillatori, è stata rallentata da un atto  dirigenziale. Si tratta di un documento che da alle centrali operative l’esclusiva dell’abilitazione alla defibrillazione precoce, scavalcando però le società scientifiche nazionali, che poi sono le stesse che hanno fondato il 118. 
In tal senso – ha concluso Cadeddu – auspichiamo il riconoscimento della nostra professionalità, che poi è quella delle società scientifiche nazionali. Organismi seri e riconosciuti dalla legge e che, su questo tema, fanno da tempo formazione e informazione per salvare e valorizzare la vita“.
Marcello Polastri

 

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