Deturpato il forte cagliaritano di Sant’Ignazio

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Il cortile del Forte di Sant’Ignazio

Cagliari. Nell’agosto del 2013, il giornale Casteddu OnLine pubblicò un articolo firmato da Marcello Polastri e mostrava ai più il degrado del Forte settecentesco di Sant’Ignazio. Quell’estate i vandali sferrarono un duro attacco alla monumentale fortezza che domina il vecchio borgo di Sant’Elia, portando via le impalcature e i sostegni di metallo dal forte sabaudo. Tuttavia, se ieri erano i ladri, oggi a deturpare il Forte ci hanno pensato i writers. Forse  annoiati oppure in preda alla loro vena “artistica”.  Scritte oscene e sagome umane fanno bella mostra sui muri di questa testimonianza del passato. A risentire di questa strana mania consistente nell’imbrattare la nostra memoria storica, sono i conci calcarei color giallo paglia, appunto imbruttiti da una miriade di scritte ottenute con lo spray. Possibile che nessuno intervenga?

Già in passato, quando mani anonime privarono i saloni del fortilizio di centinaia di tubi metallici, nessuno posse rimedio al danno fatto alla collettività. Prima li smontarono e poi se li portarono via, quasi certamente con l’ausilio di mezzi pesanti anche in considerazione al volume occupato dal ferro. Quei tubi erano preziosi sostegni della volta, inseriti tra il pavimento roccioso e appunto la volta a botte dell’unica torre. Una operazione di “salvaguardia” e consolidamento del sito che costò soldi alle casse pubbliche e che, ad onore del vero, ha funzionato a metà.

Da un lato, se per oltre un anno gli ambientalisti e gli appassionati di storia hanno temuto il peggio, facendo gli scongiuri contro il rischio crolli, da qualche giorno la zona storica del forte ospita una nuova forma di vandalismo. E ha fatto la sua comparsa con le bombolette, regalando al nostro passato da difendere, una velenosa dose di deturpamento, ben documentata  da queste immagini scattate dal fotografo e giornalista  Alessandro Congia.

Si renderà necessaria l’istituzione di una squadra speciale per vigilare affinché luoghi così imiportanti ma poco valorizzati della città possano continuare a esistere? Speriamo che a nessuno balzi in testa la malsana idea di demolire il forte, per portar via le pietre che lo compongono. Tanto, la notte sul colle, è di Sant’Ignazio è lunga e serena, specialmente per i vandali d’oggi.

 

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