La croce nella caverna che rievoca disgrazie

I Giardini pubblici di cagliari nel 1800.

I Giardini pubblici di cagliari nel 1800.

Anche una morte violenta nelle grotte della città. Si tratta di un incidente sul lavoro. A rievocare questa misteriosa vicenda, una croce scura su una parete di candida roccia in una delle tante caverne di Cagliari.

Vi confesso una storia. Ieri, passando accanto ai Grottoni del giardino pubblico di Cagliari per girare una puntata per la Web-tv Scoprire, e dunque non in cerca di notizie, all’ingresso degli spazi espositivi Cartec una ragazza incontrata per caso, ci ha raccontato della paventata presenza dei fantasmi che si muoverebbero in quegli spazi sotterranei.

Scettico e incredulo, ho rivolto alla bella fanciulla qualche domanda.

La Galleria comunale accanto ai grottoni

La Galleria comunale accanto ai grottoni

Non si tratta di presenze negative” ha ribadito anche se “di tanto in tanto, qualche timore esiste per alcuni oggetti che si sposterebbero, da soli…”. Sarà? Scettico come sono, a certe storie non presto fede anche se, a volte, non tutto viene al caso. Insomma, non tutto avviene per caso.

Un archeologo che si trovava in mia compagnia, e che mi accingevo ad intervistare per questioni storiche (certo più attendibili), hanno udito, basito, questa ed altre testimonianze.

Così i registra della trasmissione, che ci accompagnava, incredulo. Ebbene dopo aver fatto qualche altra domanda alla nostra testimone, ci siamo fatti un giretto in quelle caverne.

Carro_Funebre_Polastri_CagliariTorcia in pugno, i nostri occhi hanno avvistato qualcosa di effettivamente strano: una croce graffita, alta circa 25 centimetri. Una croce incisa forse con la punta di un chiodo su una parete rocciosa. La mano anonima che l’ha realizzata, ha anche inciso, vi svelo, più di cento anni fa, anche un triangolo.

E dentro ad esso una scritta: 1844. Valeva la pena rovistare nell’archivio di Sardegna Sotterranea, team di esploratori e ricercatori d’archivio. E’ emersa una singolare coincidenza: nel 1844, in una cava sotterranea di Cagliari, morì un uomo.

Si chiamava Giovanni Cadelano. Aveva “Anni 45” e finì “rovinosamente sotto una pietra che collassò, ed emise l’ultimo respiro”. “Il suo cadavere – prosegue il manoscritto – per carità cristiana fu tumulato nel pubblico Cimitero” per volontà del parroco Don Zara.

Se non sono stati i fantasmi, a svelarci questa storia è stata la croce, degna di rispetto, di un uomo che offrì la sua vita in una giornata di lavoro. Estraendo la roccia per costruire la città del passato.

Marcello Polastri

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