Roberto Giacobbo

La Sardegna dei nuraghi e degli tsunami in onda su Voyager

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Sergio Frau

Sergio Frau illustra la teoria della Sardegna nuragica cancellata dallo tsunami

La Sardegna, “isola delle torri ciclopiche sepolte dai cumuli di fango” andrà in onda in prima serata su Rai 2, lunedì 5 febbraio 2018. Sarà la replica della puntata mostrata in te venerdì 30 Dicembre 2016. 

L’appuntamento è con il programma televisivo VOYAGER per la gioia dei teleutenti amanti del mistero e dell’archeologia, e che in passato hanno atteso la messa in onda di questa puntata, da lunedì 19 dicembre 2017 (era stata rinviata dopo l’attentato a Berlino).

Il conduttore Roberto Giacobbo ha scelto Sergio Frau e la teoria dello tsunami (o forse più d’uno) che nei millenni passati colpì le coste della Sardegna in un modo talmente violento da “criptare” la storia del Mediterraneo antico.

Roberto Giacobbo

Roberto Giacobbo, conduttore di Voyager linea di confine su Rai 2

Una storia, quella che conosciamo dai libri scolastici, che appunto sarebbe stata scritta senza citare la Sardegna, soprattutto i nuraghi (costruzioni ritenute ancor oggi misteriose: erano case? Templi? Fortezze?), citando appena i guerrieri Shardana dei quali ci offrono sparute raffigurazioni gli antichi egizi. 

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Voyager in Sardegna

Voyager in Sardegna

Il dubbio sulla Sardegna terra di Atlante, o se preferite Sardegna-Atalantide, si rifà dunque attuale e si appresta a far discutere nuovamente (Video).

Sergio Frau, giornalista di Repubblica e autore de Le colonne d’Ercole-Un’inchiesta, ritorna infatti alla carica ponendo quesiti scomodi alla comunità scientifica sulla scomparsa della civiltà nuragica, dunque sul ruolo della nostra isola dei nuraghi per il mondo antico.

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Così facendo, Frau, offrirà su Rai 2 a Voyager, nuovi spunti di riflessione e di dialogo alla stessa comunità scientifica che, anni fa, firmò contro le sue teorie un lungo documento-contestazione (qui) al quale, sempre lui, da buon giornalista d’inchiesta, non esitò nel ribadire – colpo su colpo – la sua teoria.

La mostra e la sala conferenze di villa Pitzalis a Tuili

La mostra e la sala conferenze di villa Pitzalis a Tuili

Nel proseguire le sue ricerche, attraverso l’associazione AAAAIO‘, nell’aprile 2016 ha inaugurato a Tuili la mostra fotografica S’Unda: esposizione di immagini e ricostruzioni grafiche che ha rivelato, per la prima volta in assoluto, la nuova indagine ricca di fotografie aeree scattate da Ettore Tronci sopra un centinaio di nuraghi sepolti dalla terra (per Frau, dal fango marino…), tra la Marmilla, il Sarcidano e la Trexenta.

Nuraghi sepolti

Ettore Tronci, autore delle immagini aeree sui nuraghi sepolti

Dalle immagini si notano, sul paesaggio sardo, gli effetti di uno tsunami, insomma di quello che venne definito come lo schiaffo di Poseidone del quale parlarono gli antichi miti“, parola di Ettore Tronci, autore delle immagini scattate con il suo drone sui nuraghi.

Ettore Tronci con il suo drone e le immagini dei nuraghi...

Ettore Tronci con il suo drone e le immagini dei nuraghi…

Sono complessi archeologici di grande fascino e bellezza – riprende Frau – al loro interno ricchi di antichità, un fatto che deve indurci a riflettere sul perché tali oggetti furono abbandonati al loro interno”.

Già, e se così fosse, “da cosa scappavano infatti i frequentatori dei nuraghi? Forse, proprio da un maremoto?”.

Nuraghe sotto ai fanghi? Immagine di Ettore Tronci realizzata con un drone.

Nuraghe sotto ai fanghi? Immagine di Ettore Tronci realizzata con un drone.

L’ONDA ANOMALA avrebbe travolto la Sardegna intorno al XII secolo a.C. E avrebbe avuto una forza tale da sommergere i complessi nuragici più vicini alle sue coste, decretando – così si ipotizza – la decadenza della civiltà che li aveva eretti.

Non dobbiamo però pensare ad una ondata unica, piuttosto ad uno tsunami che generò l’effetto denominato Venturi”.

Insomma, quell’effetto d’acqua detto anche paradosso idrodinamico, insito nel fenomeno fisico scoperto e studiato da Giovanni Battista Venturi, per cui la pressione di una corrente fluida, aumenta con il relativo diminuire della velocità, fino alla pianura alluvionale del Campidano.

SCHIAFFO DI POSEIDONE?

Se Frau avesse ragione, allora la storia della Sardegna e del mondo antico, andrebbe riscritta. Con buona pace della comunità scientifica. Se però Frau avesse torto, invece, che male ci sarebbe ad avviare nuovi studi sull’antica civiltà dei Sardi? Se ne riparlerà su Rai2 a Voyager, lunedì 5 febbraio  2018. Replica della puntata del 19 dicembre 2016.

Marcello Polastri

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