Sardegna: capitale degli spettri?

Cagliari4Esistono luoghi nei quali la storia si sedimenta e insieme ai fatti di cronaca, antichi e recenti, alimenta vicende fantastiche. Cagliari, a giusto titolo, è una città esoterica che pur mantenendo uno stretto contatto con la realtà del quotidiano, coltiva tra i solchi della storia avvenimenti all’apparenza surreali eppure tangibili...”.

E’ questa la presentazione, leggibile nel retro-copertina del libro Fantasmi a Cagliari. L’opera è fresca di stampa e verrà presentata venerdì 14 novembre alla libreria Dettori di Cagliari, in via Cugia 3. L’autore Pierluigi Serra e il giornalista Andrea Frailis passeranno in rassegna alcune storie tenebrose.

E da un lato, se nel sottotitolo dell’opera leggiamo ” il ritorno delle anime“, sembrerebbe che spettri e fantasmi, in questi giorni, si stiano divertendo a riempire di inchiostro le pagine dei quotidiani.

L’Unione Sarda, ad esempio, ha pubblicato la scorsa settimana la storie dei fantasmi sassaresi, in una vecchia villa di Monte Furru dove la leggenda del ballo dei morti, nella casa del Marchese Dequesada, ha ceduto il posto – sempre sulle pagine dello stesso quotidiano, ma il giorno seguente – all’avvertita esistenza di alcuni spettri che stavolta vagherebbero a Monserrato, in provincia di Cagliari.

finestra_fantasmiDal 1987 c’è chi giura di avere notizie sulla loro presenza. Si tratterebbe di due spettri che –  si leggeva martedì 11 novembre nell’articolo di Virginia Saba – “agitano le notti a Monserrato. Ecco le testimonianze di chi ne avverte la presenza…”.

Per uno di loro è stato anche fornito un identikit: è alto, brizzolato e coi capelli pettinati all’indietro. E c’è chi racconta che “Si aggirerebbe in un’antica casa campidanese di via Alessandro Severo. La presenza di un fantasma è stata più volte avvertita anche in una casa di via Giulio Cesare. E’ chiamato familiarmente signor Peddozzu“. Però, a qualche giorno dalla pubblicazione dell’articolo, L’Unione Sarda, il 14 novembre ha replicato: “E ora in centro arrivano gli acchiappafantasmi“.

Ma poi è stato ribadito: “i residenti reclamano la serenità perduta da qualche giorno. C’è anche chi la prende con senso dell’umorismo. Ancora: “curiosi sbirciano tra le fessure degli antichi portali di legno, cercando i fantasmi“. E noi, cos’altro possiamo dire…

Ah, si. Chiediamoci se riusciranno a trovarli?

Marcello Polastri

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